
In questi giorni sono di buon umore. Non so perché ma dormo davvero bene, come se fino ad oggi avessi dormito male. Ho un sacco di seccature da gestire, clienti pazzi e clienti che non pagano ad esempio. Ma fra tutte queste seccature c’è un pensiero che mi torna alla mente. Devo sposarmi. O meglio non per davvero. O meglio ancora sento che dovrei farlo, sento che è ora anche se…sono single. Eh già. Bel problema. Sarà che all’alba dei 27 qualche richiamo preistorico bussi alla porta, davvero non so che pensare. Eppure il pensiero fisso di questi giorni è che è ora di sistemarsi. E so anche con chi nonostante sia single da non so più quanti anni.
Da qualche giorno dormo che è una favola. Arriva Giulia.
Qualche giorno fa, il 2° o 3° giorno che mi sono accorto di dormire davvero bene, ho fatto un sogno che non riesco a ricordare. Onestamente non ricordo neanche di aver fatto un sogno. Ricordo solo che mi sono svegliato contento. Senza motivo. Quindi devo per forza aver sognato qualcosa. Qualcosa legato alla persona che da qualche giorno mi salta in testa come miglior candidata al titolo di Sig.ra Brandelli. Sarà che tutto il lavoro di questi giorni mi sta facendo uscire di testa. Sarà che lo switch da caldo africano a pioggia monsonica mi abbia scombussolato ma così è. Penso a questa cosa. Penso che quella persona sia giusta. Anzi no…non è giusta, è semplicemente la migliore scelta. Si perché in tutto sono abbastanza razionale e non credo certo nell’amore quanto più nella logica delle cose che ci portano a preferire una persona all’altra per determinate necessità ed usi. E quella – Giulia – è la migliore fra tutte. Lo è sempre stata da quando la conosco. Come se lo avessi sempre saputo e ne avessi avuto conferma ogni giorno in cui la conoscevo meglio.
Non vedo Giulia da anni
Ma c’è un problema. Non la vedo da quasi 5 anni e credo sia pure fidanzata. Quasi mezza sposata conoscendola. Quindi è un bel problema. E non ho idea di come mi sia venuta in mente. Forse ho pensato a lei per tutto questo tempo senza saperlo? Mah. Freud qua avrebbe un sacco di materiale su cui lavorare. O forse basterebbe un medico generico con la licenza per internare un 27enne che sta uscendo di testa. Giulia comunque è perfetta e vi voglio parlare di lei, giusto per dare quel tocco di bellezza ed ottimismo nel blog. Giusto per contrastare tutta la negatività che aleggia sul blog.
Giulia. Mio sole.
Si. Perché lei è un sole. Ha la forza di mille stelle e mille galassie ancora. I soli dell’universo si spengono quando incontrano la sua luminosità. Quando sorride c’è solo bianco: Luce assoluta. Una luce imbattibile. Una luce in grado di fuggire da qualsiasi buco nero. Una luce che valica lo spazio ed il tempo e qualsiasi cosa a noi ancora sconosciuta. In ogni caso dovevo raccontarvi di lei no? Allora partiamo dal nostro 1° incontro. Ci siamo conosciuti a scuola. Non ci siamo parlati fino alla 4° superiore. O per lo meno non abbiamo mai avuto chissà quale rapporto prima di allora. Così in 4° finiamo in banco insieme per puro caso. Per destino per chi ci crede o per chi vuole rendere più interessante il racconto. E…niente non andiamo molto d’accordo. Pian piano però ci conosciamo meglio e finiamo l’anno promettendoci che quello dopo saremmo stati ancora in banco insieme. Come ad intendere altro. E lo capisco solo oggi cosa lei intendesse. Fatto sta che passiamo tutta la 5° nel migliore dei modi, ci avviciniamo tantissimo ma una serie di fraintendimenti e dubbi non ci permettono mai di arrivare a destinazione. Come strade che s’intrecciano lungo il percorso ma che non si uniranno mai. Così posso riassumere la storia di Giulia. Senza entrare in miriadi di dettagli e fermandoci alla 5° visto che da li in poi la strada sarà sempre più difficile per entrambi, fino ad oggi in cui siamo praticamente 2 sconosciuti.
La storia con Giulia. In breve.
Alcuni miei amici a lungo mi hanno rimproverato, dicendo che fosse la donna della mia vita. Ma io non sono mai stato d’accordo. Quando sei l’unica scelta allora non sei mai la scelta giusta. Lei era 1 di 3 possibili scelte se capite cosa intendo e 100 volte avevo scelto lei. Ma per lei non era lo stesso. Io ero la sua unica scelta. E nonostante insistesse a starmi addosso come se provasse qualcosa, non ci ho mai creduto, così fra noi non è mai successo niente. Perché, lo ripeto, quando hai solo 1 scelta questa non potrà mai essere la scelta giusta. Ed io non gioco partite che so di perdere. Il che suona un po’ come “chi non risica non rosica” visto che giustamente chi non gioca di sicuro non perderà ma di sicuro non vincerà neanche. Beh…io sono d’accordo ma non condivido.
Giocare: Vincere e perdere. Cosa ne penso.
A me piace giocare partite che so di vincere oppure non gioco. Che senso ha giocare quando sai di perdere? Il risultato è già scritto. L’andamento della partita è quindi prevedibile. Che senso ha correre 90 minuti, per usare la metafora del calcio, quando sai che perderai palla un’infinità di volte e che alla fine perderai 3-0? Per me nessuna. Per me lei era giusta. Se io fossi stato giusto per lei avrei giocato l’unica partita che avrebbe avuto senso giocare. Ma per lei non ero giusto. E gli amici comuni mi remavano contro. Chi per gelosia e chi per invidia. Guarda caso tutti 3 asini che prima di me ci avevano provato con lei ma che erano stati rifiutati. Guarda caso proprio loro remavano contro. Ma a lei devo tanto di cappello per aver resistito, quando si dice “insisti e resisti che raggiungi e conquisti”, così tanto tempo. Ma a lei devo anche ricordare per l’ennesima volta che l’unica scelta non è mai la scelta giusta. Quindi è troppo facile resistere contro tutti quando non hai altra scelta che farlo.
Giulia: Mio sole e mia luna.
Beh. Questa era Giulia. Giulia era un sole. Il mio sole. Un sole per chiunque. Un sole che rendeva il mondo non un posto migliore ma IL posto migliore. Giulia però si era illusa e convinta di provare qualcosa per me, mentendo a sè stessa. E forse ancora oggi non ha capito che si era ingannata da sola. Ed io non gioco con chi pensa di voler giocare ma in realtà non ne ha voglia. Perché – di nuovo – come dicevo, è un risultato scontato. Una sconfitta annunciata. Una sofferenza inutile. Per questo io e Giulia non abbiamo mai combinato niente. Ed è un peccato perchè io l’avrei sposata anche in 5° superiore. Per davvero. Glielo dicevo per scherzo di sposarmi ma ero serio. Nonostante tutte le ragazze conosciute 10 anni dopo di lei per me lei è ancora la scelta migliore. Non che abbia avuto chissà quante conoscenze femminili, sia chiaro. Però di esperienza ne ho fatta e di cose ne ho viste. E mai nessuna come Giulia ho trovato. Nessuna che si avvicinasse lontanamente. Lei condivideva i miei valori. Era stupida, credeva in cose folli come Il Signore, si proprio quello, ecc… ma mi aveva dato spiegazioni straordinarie per ogni cosa – per me stupida – in cui credeva o voleva credere. Aveva risposto con una logica aristotelica a credenze assurde. E mi aveva conquistato ancora di più. Forse, riflettendoci, non era stupida. Lei era anche la persona più intelligente e profonda che avessi mai conosciuto. Nonostante un tocco di acidità e pregiudizio che non si sarebbe mai scrollata di dosso. Ma avrei potuto amarla ugualmente perché la rendeva unica. Anche lei era a tratti una contraddizione come me. Era un sole ed una luna. Il mio sole e la mia luna. Un po’ come Jason Momoa in GoT mi sa. Non è così che Emilia Clarke chiamava Jason Momoa? Mio sole e luna. Mio Dio. Inquietante come cosa ma l’idea è quella.
Qualche considerazione prima della fine
Giulia era perfetta. Oggi potrebbe essere una persona completamente diversa. Ma come dico sempre…se un tempo ti piaceva qualcuno, ti piacerà per sempre, altrimenti non ti sarebbe mai piaciuto. No? Per quanto qualcuno possa cambiare nel tempo, non potrà mai cambiare a sufficienza da non piacerti più. Probabilmente cambierà in meglio più che in peggio. Ed oggi trovo conferma a questo visto che 2 Giulie su 2 che mi sono davvero tanto piaciute nella vita, mi piaciono un po’ ancora oggi. Nonostante siano passati 10 e 15 anni. Nonostante tutto. Anche se nessuna mai come “l’ultima” Giulia. Lei è unica. Ineguagliabile. Lei è Giulia.
Stag adòs.
Beh dopo ‘sta trafila di assurdità e follie nella calura estiva di quella metà di Luglio, ci tenevo a dire solamente 1 cosa. Se vi piace qualcuno, ricordate: Stag adòs. O come si scrive visto che l’ho solo sentito dire. Stategli addosso. Non mollate se pensate che la partita si possa giocare, perché ogni partita vale la pena di essere giocata anche se pare persa. Oggi l’ho capito. Perché nella vita basta vincere 1 volta la partita giusta per vincere tutto, non serve collezionare vittorie per conservare il titolo di “campione imbattuto” se poi la partita della vita non la giocate per paura di perderla. O perché pensate che non abbia senso giocarla. Non potete saperlo. Ogni partita va giocata. Anche solo per la curiosità di sapere come sarà il gioco e come finirà. In ogni caso non mi pento di niente del passato, quello che sono lo devo alle scelte fatte. E dove sono arrivato oggi non è vicino. Il mio percorso è stato pieno di sangue sulla strada, con segni che porterò per il resto dei miei giorni. Ma sono – quasi – arrivato con decenni di anticipo dove altri forse non arriveranno mai. E se ho perso qualcosa durante la strada amen. Nessun percorso è quello giusto. Correndo le scarpe si consumano no? Se vinci qualche medaglia però ne è valsa la pena di consumarle. Ed amen se magari non le vinci tutte. Hai comunque vinto dove altri hanno perso. Ed hai vinto più di altri che hanno vinto. Anche se ci sarà sempre qualcuno che avrà vinto più di te. In ogni caso quindi vi dico anche questo: Non abbiate rimpianti se quando avete fatto una cosa, eravate convinti di quello che stavate facendo. Enjoy my friend. Ciao Giulia. In un’altra vita forse. O forse anche in questa ti verrò a prendere se lo vorrai.